30-03-2015_Emilio Alessandro Manzotti_romanzo Freccia_ioleggoslow

Vorrei segnalarvi una iniziativa che secondo me merita attenzione e condivisione. Si chiama Slow Reading Manifesto ed è stata lanciata dall’imprenditore Antonio Tombolini per salvaguardare la lettura di qualità. Tombolini spiega che la finalità di questo progetto è «valorizzare una modalità di lettura – lo Slow Reading – che, con l’avvento del digitale, rischia l’estinzione» perché siamo sempre più abituati ad un metodo di lettura veloce e interattivo che non ci fa soffermare realmente sul testo che abbiamo sotto gli occhi.
«Vale la pena salvare lo Slow Reading dall’estinzione – continua Tombolini – perché, se il Fast Reading nutre il nostro bisogno di informazione, esso da solo non basta per il nostro nutrimento spirituale, per la formazione di ciò che siamo in consapevolezza e libertà».
Questa affermazione mi trova d’accordo: il Fast Reading è utile sul lavoro, per informarsi velocemente degli avvenimenti del giorno o vedere lo status di qualche amico sul social preferito, ma quando ciò che leggiamo merita di essere gustato, decantato, annotato, arriva il momento di chiudere fuori il resto del mondo e rimanere soli col nostro libro. Quindi ben venga il digitale che ci semplifica la vita su molti fronti, ma non dimentichiamoci le nostre abitudini di lettura di un tempo, quando interazioni e approfondimenti utilizzando internet non erano possibili in tempo reale, o quando ancora per approfondire ciò che avevamo letto utilizzavamo altri libri.
Un libro è tale in quanto racchiude un testo compiuto, e non importa che sia cartaceo o digitale perché non ne viene snaturata l’essenza cioè l’insieme di nozioni, idee, storie, emozioni in esso contenute. La cosa importante è la lettura di qualità, non il supporto utilizzato.
Condivido anche un’altra affermazione del Manifesto dello Slow Reading: le nostre letture hanno contribuito a renderci le persone che siamo, e continueranno per tutta la vita ad influenzare il nostro modo di pensare e di agire. Per questo è importante che quando leggiamo un libro gli dedichiamo il giusto tempo e la giusta attenzione, che si tratti di un saggio impegnativo o di un romanzo.
Si potrebbe obbiettare che lo Slow Reading com’è inteso nel Manifesto divenga un azione poco sociale, ma è esattamente il contrario perché tra le azioni suggerite vi è la condivisione delle proprie letture con gli altri, e in questo modo il libro diviene occasione di dialogo e scambio di opinioni.
Io amo molto leggere. È una passione che ho fin da bambino, quando mio papà la sera prima di dormire mi leggeva i romanzi per ragazzi e mi aveva insegnato, se trovavo una frase o un periodo che mi colpiva, ad annotarlo su un quaderno. Questa passione mi ha accompagnato fino ad oggi e ho conservato l’abitudine di soffermarmi sulle pagine che ho sotto gli occhi per trattenere ciò che di bello, utile, interessante, coinvolgente sto leggendo. Senza i tanti libri che ho letto probabilmente sarei un uomo differente e -chissà – magari non avrei mai nemmeno iniziato a scrivere libri a mia volta.
La lettura di qualità è una ricchezza che dobbiamo salvaguardare: gustate ciò che leggete. #Ioleggoslow e voi?