13-11-2014_Emilio Alessandro Manzotti_romanzo FRECCIA_un libro è un libro

Il 4 novembre ha preso il via la campagna #unlibroèunlibro che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale ed europea sulla differenza di tassazione tra libri tradizionali ed ebook. Infatti se i libri cartacei hanno l’IVA al 4% gli ebook pagano il 22% di IVA.
Chiunque abbia un po’ di buon senso capirà che la questione è piuttosto assurda, perché si tratta sempre di un prodotto editoriale, cartaceo o digitale che sia.
Scegliere di leggere un libro in formato cartaceo o digitale è una questione di gusti o necessità personali, come decidere di vedere un film al cinema oppure in TV. Ma il cuore dell’azione resta comunque la lettura.
Se converso con un amico non gli dico «ho letto l’ebook di Delitto e castigo, e mi è piaciuto» ma «ho letto Delitto e castigo, e mi è piaciuto» perché ciò che mi preme raccontargli è che ho trovato un libro bello ed interessante.
A mio avviso l’importante è promuovere e incoraggiare la lettura, su qualsiasi supporto essa avviene, in particolare nel nostro Paese che dai dati più recenti risulta essere all’ultimo posto in Europa per indice di lettura.
Il formato elettronico può offrire una soluzione più sostenibile del cartaceo sia per gli editori che per i lettori, perciò perché non facilitarne la diffusione uniformando la tassazione di tutti i prodotti editoriali?
Sono d’accordo che il libro cartaceo abbia un fascino particolare per i bibliofili, però è innegabile la comodità di portarsi comodamente in tasca – grazie a un ereader – varie decine (o centinaia) di libri.
Quale formato utilizzare è una scelta estremamente personale.
Ma un libro è un libro: ciò che conta è che venga letto.