14-01-2015_Emilio Alessandro Manzotti_romanzo Freccia_La fantasia salverà i libriQualche giorno fa ho letto un interessante articolo di Alessia Rastelli pubblicato nella rubrica “La lettura” del Corriere della Sera dal titolo “Le strategie offline per ritrovare il pubblico” che racconta delle varie idee nate a librai italiani ed esteri per contrastare la crisi in seguito alla quale tante librerie stanno chiudendo.
I dati Aie per l’Italia sono sconfortanti: in tre anni – dal 2010 al 2013 – i titoli venduti in libreria sono passati dal 78,6 al 72,7. Al contrario i libri venduti on line sono aumentati dal 5,3 al 12%. Questa situazione ha penalizzato in particolare le librerie indipendenti. La situazione non è certo migliore negli altri Paesi e così i più agguerriti hanno messo in moto la fantasia per inventarsi nuovi modi di fidelizzare i clienti.
Dalle biblioteche private su misura messe a punto dalla libreria londinese Heywood Hill, agli abbonamenti mensili personalizzati della Green Apple Books di San Francisco, e persino alla reading spa di Mr B’s Emporium of Reading Delights di Bath dove un “biblioterapista” suggerisce consigli sui libri mentre il cliente gusta un the e una fetta di torta, le idee prolificano. Gli italiani non sono da meno con il Giro d’Italia in 80 librerie e Letti di notte, oppure l’iniziativa #altrocheamazon promossa dalla Libreria all’Arco di Reggio Emilia e un’altra decina di librai indipendenti.
Una volta letto l’articolo ho pensato due cose.
La prima riguarda il rapporto tra lettori, librerie e store on line. La libreria permette di curiosare tra gli scaffali, scoprire titoli sconosciuti, conversare con un librario preparato che sa consigliarci il libro più adatto. Pure lo store on line è utile per chi non ha una libreria ben fornita vicino a casa, o cerca un titolo difficile da reperire. Ma se amiamo la letteratura dovremmo imparare a trascorrere più tempo in libreria, anche senza comprare, per recuperare il respiro e l’anima dei libri, toccarli, sfogliarli, annusarli.
La scrittrice Chiara Valerio intervistata dalla rubrica Il Sabbatico di Rai News 24, racconta che va spesso in libreria e si sofferma tra gli scaffali per riscoprire titoli che non ricordava più, mentre su internet cerca libri ben precisi. Due realtà che si completano a vicenda se vissute nella maniera giusta.
La seconda riflessione ha un respiro molto più ampio e – parafrasando il titolo di questo post – potrebbe essere didascalicamente espressa con lo slogan “La fantasia ci salverà”. La fantasia è la chiave di svolta delle librerie che sono riuscite a sopravvivere, e, secondo me, deve essere la “cifra stilistica” per chiunque cerca di contrastare la crisi che sta travolgendo l’Occidente. La creatività, le idee, sono il motore per dare vita a nuove soluzioni, in ogni campo imprenditoriale e culturale. Lasciamo quindi che la nostra creatività si esprima come le è più congeniale: con le parole, l’arte figurativa, la musica, le immagini. Non imbrigliamola. Ritagliamoci uno spazio per farla vivere e alimentarla. Sarà un dono a noi stessi e… chissà… potremmo anche realizzare qualcosa di grande.