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Parole: a volte è così difficile pensarle.
Non nascono mai da sole, ma legate a un sentimento che si traduce spesso in una sensazione di soffocamento, come se dalla bocca dello stomaco salissero su, per trovare la luce, finalmente libere.
E una volta trovate? Devi metterle in fila, ordinarle, dirigerle come pennellate attente su una tela bianca, consapevole che tenerle ferme, su quel foglio di carta, è un tentativo inutile come provare a imprigionare le onde del mare.
Le parole sembrano avere una vita propria e si ribellano alle costrizioni, non si piegano ai significati e volano via leggere.
Rivolgendogli lo sguardo l’unica cosa che posso fare è di accompagnarle con la preghiera di lasciare un segno del loro passaggio.

La scrittura, alchimia che combina magicamente parole, all’inizio è stata per me una ispirazione, poi – da matematico quale sono – ho avvertito la necessità di un approccio più scientifico, di uno studio approfondito da cui è nata, infine, una passione.
Perchè ho capito che grazie alla scrittura potevo esprimere la mia creatività e raccontarmi attraverso una storia.

Così è nato Freccia, il primo romanzo che ho deciso di pubblicare, nel quale ho racchiuso un universo immaginario che si fonda su alcuni valori fondamentali della mia esperienza di vita: l’amicizia, la speranza e l’amore capace di superare la giustizia.
Man mano che l’universo di Freccia prendeva vita, ho amato sempre più i personaggi che lo popolano e la storia che intreccia le loro vicende.

Ora è giunto il momento di liberarla e condividerla con voi.

Benvenuti nell’universo di Freccia.