06-02-2015_Emilio Alessandro Manzotti_romanzo Freccia_dove cominciare per scrivere la tua storia

Nella mia prima conversazione sulla scrittura vi ho parlato di come passare dall’Idea al Tema su cui costruire la Storia. Ora che abbiamo definito il Tema inizia il vero e proprio lavoro di scrittura. È capitato a molti autori esordienti: una bella idea per il romanzo prende forma, cresce fino a diventare una storia, ma arriva la fase della stesura e sopraggiunge una sorta di blocco. Da che parte iniziare? In che modo organizzare il lavoro?
La scrittura è creatività, quindi non esiste un metodo che vada bene per tutti, ma esistono vari modi di iniziare la costruzione di un romanzo (o un racconto) e ciascuno può trovare quello a sé più congeniale o reinterpretarlo secondo le proprie corde.
È importante crearsi una scaletta della storia che costituirà lo scheletro del libro (modificabile in seguito tutte le volte che vogliamo) da seguire come traccia della stesura. Un primo metodo è quello di tracciare uno schema essenziale del progetto: idea iniziale → soggetto più o meno dettagliato (una sintesi di trama, ambientazione e personaggi) → struttura della storia (cosa accade? Eventualmente già divisa in capitoli) → struttura dell’intreccio (come lo racconto? quante sono le voci narranti e i piani narrativi?).
Prendiamo come esempio una storia che tutti conoscete, Romeo e Giulietta.
L’idea iniziale: raccontare un grande amore contrastato e di come i due innamorati cerchino di fare trionfare il loro sentimento nonostante in molti facciano di tutto per ostacolarli.
Ora proviamo a tracciare un soggetto (che in questa sede sarà breve, ma che voi potete scrivere anche in modo molto più dettagliato): Romeo e Giulietta sono due giovani appartenenti a famiglie rivali nella Verona rinascimentale. Si incontrano e si innamorano. Decidono di sfidare l’inimicizia delle loro famiglie e di sposarsi in segreto. Ma Romeo viene provocato da Tebaldo Capuleti che uccide il suo amico Mercuzio che cercava di rappacificarli. Romeo si vendica uccidendo Tebaldo e viene condannato all’esilio. Frate Lorenzo escogita un piano per evitare che Giulietta debba sposare il conte Paride e possa raggiungere Romeo nel suo esilio a Mantova. Giulietta deve fingersi morta grazie a una pozione evitando le nozze con Paride e potendo così fuggire. Il messaggio destinato a Romeo però non viene recapitato e lui disperato torna a Verona e si avvelena sulla tomba di Giulietta dopo avere ucciso Paride. Giulietta si sveglia, vede Paride e Romeo morti e si uccide a sua volta. Potete scrivere alcune righe sull’ambientazione, cioè la Verona del 1300 ed elencare schematicamente i personaggi.
A questo punto scriviamo una struttura della storia (cosa accade? Se volete e avete già le idee molto chiare su come si articolerà la storia, potete già dividere la storia in capitoli):
Capitolo 1: Le nobili famiglie dei Montecchi e Capuleti sono rivali da sempre. Giulietta Capuleti viene chiesta in sposa dal conte Paride che decide di corteggiarla durante un ballo in maschera.
Capitolo 2: Romeo Montecchi è innamorato di Rosalina Capuleti che non lo ricambia, il suo amico Mercuzio e il cugino Benvolio per distrarlo gli propongono di andare mascherati (per non farsi riconoscere) al ballo dei Capuleti dove Romeo incontra Giulietta e se ne innamora ricambiato. Romeo, rischiando la vita, si attarda al balcone di Giulietta dove i due si dichiarano e decidono di sposarsi in segreto.
Capitolo 3: Il giorno dopo, con l’aiuto della Balia, Frate Lorenzo li sposa.
Capitolo 4: Tebaldo Capuleti, cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello. Il giovane non vuole combattere, Tebaldo uccide Mercuzio e a sua volta Romeo uccide Tebaldo per vendicare l’amico.
Capitolo 5: Il Principe di Verona condanna Romeo all’esilio: dovrà lasciare la città prima dell’alba del giorno dopo sennò sarà giustiziato. Giulietta, disperata, chiede alla Balia di portare un messaggio a Romeo affinché si incontrino per l’ultima volta da Frate Lorenzo. Romeo e Giulietta trascorrono l’ultima notte insieme poi Romeo fugge a Mantova.
Capitolo 6: Intanto è stata fissata la data delle nozze tra il conte Paride e Giulietta, che si rifiuta e va a cercare conforto da Frate Lorenzo. Questo architetta un piano e dà a Giulietta un sonnifero che la indurrà in uno stato di morte apparente per quarantadue ore, in modo da non dover sposare Paride e riuscire a scappare. Nel frattempo Frate Giovanni viene mandato a informare Romeo del piano ma il messaggio non giunge perché nessuno può entrare a Mantova dove imperversa la peste.
Capitolo 7: Giulietta mette in atto il piano (pensando che Romeo sia stato avvertito) e la mattina dopo la Balia la trova apparentemente morta.
Capitolo 8: Romeo torna a Verona disperato perché ha saputo dal servo Baldassare della morte di Giulietta per darle l’ultimo saluto. Va alla cripta dei Capuleti dove trova Paride, ne nasce un duello e Paride viene ucciso.
Capitolo 9: Romeo bacia per l’ultima volta Giulietta poi beve dell’arsenico e muore.
Giulietta si sveglia, vede Paride e Romeo morti accanto a lei e si uccide con il pugnale di Romeo. (La divisione in capitoli è puramente esplicativa, non corrisponde a quella dell’opera shakespeariana).
Infine stabilisco la struttura dell’intreccio: come lo racconto? In questo caso c’è una sola voce narrante in terza persona (quella di Shakespeare) ed un unico piano narrativo consequenziale, cioè la storia viene raccontata in maniera cronologica. Ma potremmo raccontare la stessa storia dal punto di vista sia di Giulietta che di Romeo (quindi due voci narranti) e partire da metà della storia (il matrimonio segreto dei due innamorati) raccontando il resto con due piani narrativi diversi (cosa è successo prima del matrimonio e cosa accade dopo le nozze).
Ci sono scrittori che quando si tratta di tracciare la struttura della storia stabiliscono già i capitoli in cui si articolerà il libro, altri che hanno un’idea molto più generale e meno dettagliata del tutto e si lasciano trasportare dall’evoluzione che prende il loro lavoro di stesura, altri ancora che per ogni capitolo scrivono una sorta di abstract lungo anche una pagina e poi su questa sorta di “Bignami” del romanzo sviluppano tutto il racconto.
L’importante è avere chiaro il percorso che si vuole seguire, anche se magari ancora non abbiamo deciso il finale della storia.
Utile è anche creare delle schede dei personaggi, più o meno dettagliate, per avere sempre chiaro chi si muove all’interno della storia. Le schede dovrebbero sintetizzare le informazioni più importanti sui personaggi, sia relativamente all’aspetto fisico che al loro carattere, i loro gusti e il loro vissuto. Sono elementi che non necessariamente inseriremo nelle descrizioni del romanzo, e che possiamo modificare in corso d’opera, ma che ci aiutano a “entrare” sempre più nella vicenda che stiamo raccontando.
Se il romanzo è ambientato in luoghi o epoche che non ci sono familiari, possiamo preparare delle schede anche per l’ambientazione e la caratterizzazione temporale.
Ora possiamo iniziare a scrivere di getto seguendo la nostra scaletta, senza preoccuparci troppo della forma (a cui lavoreremo in seguito).
La nostra storia ci aspetta!
Nella prossima conversazione sulla scrittura approfondirò alcuni dei temi trattati in questo post, non perdetela!