17-11-2014_Emilio Alessandro Manzotti_romanzo FRECCIA_i luoghi di Freccia paradiso

Come ho scritto la settimana scorsa, la vicenda di Freccia si svolge su due piani narrativi, il mondo terreno e quello ultraterreno: un Universo Immaginario in cui i personaggi si muovono attraversando scenari molto diversi tra loro.
Vi ho già fatto conoscere l’Inferno attraverso un brano del romanzo.
Oggi vi racconterò del Paradiso, che – anche in questo caso – non ha molte caratteristiche in comune con le immagini che siamo soliti associare a esso.
Nel mio Universo Immaginario il Paradiso è un luogo dinamico, allegro, pieno di persone attive e laboriose, dove moderno e antico convivono in un piacevole miscuglio.
Lascio al brano seguente il compito di descrivervi con più dettagli il Paradiso:

“Francesco venne investito da un grande frastuono mentre un intenso profumo di buono gli dava il benvenuto a casa. Sapeva di rose selvatiche e vaniglia.
La Grande Porta della città appariva in tutta la sua bellezza, solo un po’ annerita dal tempo, mentre la campagna attorno brulicava di vita con angeli che, privi di improbabili aureole, correvano indaffarati al lavoro nei campi.
Le buone azioni giungevano dal cielo come foglie trascinate dal vento e costruivano la città che appariva caotica e piena di vita.
Ogni buona azione portava con sé ciò a cui gli uomini erano affezionati: ce ne erano alcune più grandi che costruivano case e perfino castelli, altre più piccole che trasportavano piccoli oggetti e così la città appariva un divertente miscuglio di cose nuove e di cose antiche.
Negozi con l’insegna in ferro battuto si alternavano a vetrine illuminate da neon colorati mentre vecchi palazzi signorili contornati da merli si ergevano imponenti interrompendo le fila di piccole villette a schiera.”

Che ne dite? Me lo sono immaginato così: non un luogo ascetico e perfetto, ma pervaso di energie positive e operosa vitalità.
Se volete approfondire la conoscenza del Paradiso troverete altre descrizioni leggendo il romanzo!